Amici. Per sempre?
Dal libro “One minute vort on the Parashàh” di Rav Eli Scheller
Vayishlach (Bershit 32:4-36:43)
Amici. Per sempre?
Salvami, per favore, dalla mano di mio fratello, dalla mano di Esav. (32.12)
Yaaqòv era sulla strada del ritorno quando riceve il messaggio che suo fratello Esav gli stava andando incontro con 400 uomini. Impaurito, prega ad Hashem, “Salvami, per favore, dalla mano di mio fratello, dalla mano di Esav.”
Perché Yaakov si ripete descrivendo Esav? Sarebbe stato sufficiente dire, “Salvami da Esav,” o “Salvami da mio fratello.” Perché usa entrambi i termini?
Il timore di Yaaqov era duplice. Aveva paura che “Esav” avrebbe agito con ostilità, mettendo a repentaglio la sua sopravvivenza fisica. Temeva inoltre il pericolo spirituale di salutare Esav come suo fratello. Sospettava che Esav avrebbe avuto un’influenza negativa sulla sua famiglia se alla fine avessero fatto pace. Prega quindi Hashem di salvarlo da entrambi i pericoli.
É notevole che Yaaqov abbia pregato per il suo benessere spirituale prima di pregare per essere salvato dal pericolo fisico! Era più preoccupato dell’influenza negativa che Esav avrebbe potuto avere su di lui piuttosto che per la sua vita!
Per natura, le persone si adattano al comportamento di chi li circonda; iniziano a pensare e agire come I vicini. Quindi, è imperativo tenere le distanze da persone malvagie, e al contempo fare amicizia con persone giuste ed emulare il loro comportamento.
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/b/1-min-vort/231347321.html
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