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Lo shofar come una sveglia


Nel terzo capitolo delle Hilchot Teshuvà (alachà 4) il Rambam (Rabbi Moshè Maimonide, Spagna-Egitto, 1135-1204) parla a proposito del significato simbolico della mizvà dello shofar. Scrive che, nonostante suonare lo shofar sia una “ghezerat hacatuv”, un comandamento della Torà come ogni altro, che dobbiamo compiere a prescindere da qualsiasi motivo razionale o irrazionale che gli si possa attribuire, questo rituale riveste inoltre una funzione simbolica importante. Dobbiamo considerare il suono dello shofar come una sorta di “sveglia” per “risvegliarci” dal nostro sonno spirituale, dalle nostre preoccupazioni legate a cose vane di questo mondo. Le persone hanno la tendenza a concentrare le proprie menti sul raggiungimento dei piaceri materiali anziché sulla “Avodat HaShem” – servire HaShem. Il suono dello shofar è quindi pensato per “risvegliarci” da questa mentalità e ricordarci che la Torà e le mizvot hanno la priorità più alta.

Un Rav ha notato che il modo in cui lo shofar è tenuto rinforza questo simbolismo. Il baal tokea (colui che suona lo shofar) tiene lo shofar con l’estremità più larga verso l’alto e quella più stretta verso il basso. Il fatto di posizionarlo in questo modo simboleggia che dovremmo guardare verso “terra” (le nostre occupazioni mondane) con l’estremità più stretta, essendo questioni di importanza secondaria. Verso il cielo invece, bisogna esporre la parte più ampia, rappresentando la nostra priorità più importante e al centro dei nostri pensieri. Lo shofar ci offre la possibilità di tornare a mettere al centro della nostra attenzione la Torà e le mizvot e di ricollocare le nostre occupazioni fisiche e materiali al secondo posto.

In questo contesto il Rambam menziona la diffusa pratica in molte comunità ebraiche di aumentare la zedakà, le tefillot e il compimento delle mizvot durante il periodo che và da Rosh haShanà a Yom Kippur. In particolare ci si sveglia la mattina presto per recitare le selichot per implorare il perdono da parte di HaShem. Essendo questo il periodo in cui siamo giudicati per il prossimo anno, raddoppiamo i nostri sforzi nel compiere le mizvot e aggiungiamo tefillot speciali sperando di assicurarci un giudizio favorevole per un anno di successo pieno di berachot e salute.

Riadattamento del link: http://www.dailyhalacha.com/displayRead.asp?readID=1500

Tag:

Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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