Felici o invidiosi?
La Toràh afferma:
“E Corach, il figlio di Ytzhar, il figlio di Kehat, il figlio di Levi, prese…”
Come mai ci viene descritta la sua stirpe? Rashi, il grande commentatore, spiega che il motivo chiave per cui Corach si ribella era la sua in vidia per suo cugino, Elitzafan figlio di Uziel, che era stato nominato principe della Tribù di Levì. Il padre di Moshèh era il primo di quattro fratelli e i suoi figli erano i leader del Popolo Ebraico; Corach immaginava che essendo lui il primogenito del secondo figlio, spettava a lui essere nominato principe della Tribù di Levì.
L’invidia è distruttiva. Impedisce di godersi la vita. Se ci si concentra sui successi e i possedimenti degli altri, ci si causerà pena che porta a comportamenti altamente controproducenti. Anche per questo il Pirkè Avot , le Massime dei Padri, 4:28 elenca l’invidia come uno dei tre elementi che distruggono l’uomo (gli altri due sono la lussuria e il desiderio di onore).
Per superare l’invidia, concentrati su quanto hai e su quanto puoi raggiungere in questo mondo. Il massimo che si possa ottenere in questo mondo è la felicità. Il segreto per essere felici è concentrarsi su quanto si ha. Se sei felice, non invidierai gli altri!
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/48879577.html
Basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin