Tra le Perle di Rashì—Dove Sei?
וַיִּקְרָא יי אֱ'לֹהִים אֶל הָאָדָם וַיֹּאמֶר לוֹ אַיֶּכָּה
E chiamò HaShem il Signore l’Uomo e gli parlò: “Aiekàh?” “Dove sei?”
HaQadosh Barukh Hù chiede ad Adam (Adamo) – “Aiekàh?” “Dove sei?” o meglio: “Dove ti trovi?”.
Com’è possibile che HaQadosh Barukh Hù, che tutto sa e tutto vede, dall’inizio della Creazione fino alla fine, ponga una domanda del genere?
Rashì ז"ל risponde:
איכה. יודע היה היכן הוא, אלא ליכנס עמו בדברים, שלא יהא נבהל להשיב אם יענישהו פתאום. וכן בקין אמר לו אי הבל אחיך (בראשית ד, ט.), וכן בבלעם מי האנשים האלה עמך (במדבר כב, ט.), ליכנס עמהם בדברים, וכן בחזקיהו בשלוחי מרודך בלאדן (ישעיה לט, א.):
“Aiekàh” “Dove sei?” Sapeva dove stava, ma voleva cominciare parlando, affinché (Adam) non si spaventasse a rispondere se fosse stato punito di colpo. E così con Kain (Caino) … e così con Bil’am … e con çhizqiàhu…”
Vediamo che Rashì ci spiega un concetto fondamentale. Quando vuoi discutere con una persona, in particolare se vuoi fargli comprendere un errore che ha commesso, non prenderla di petto. Comincia a parlarle girando attorno alla questione, e pian piano arrivaci. In questo modo la persona in questione non si sentirà sotto pressione e c’è la possibilità che non si metta direttamente sulla difensiva. In tal modo potrà avere l’opportunità di ammettere il suo errore e correggerlo.