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Dal libro "Divrè Yaakòv - nono capitolo


Le parole del Bach riguardo allo studio della Torà (Orach Haiim cap.47)

  1. Nel trattato di Nedarim è scritto:"Ha detto Rav Jeudà a nome di Rav: Qual'è il significato del verso che dice:Chi è l'uomo saggio che comprenda ciò? Colui al quale la bocca del Signore abbia parlato e possa spiegarlo?Perchè il paese è andato in rovina?...(Geremia 9,11) Questo domandarono ai sapienti, ai profeti ed agli angeli ma nessuno seppe rispondere finchè non lo spiegò il Signore stesso, come è scritto-Risponde il Signore:Poichè hanno abbandonato la Mia Torà che avevo posto loro innanzi,e non diedero ascolto alla Mia voce e non la seguirono- (Geremia 9,11); che vuol dire non diedero ascolto alla Mia voce e non la seguirono?Ha detto Rav Jeudà a nome di Rav: che non dicevano la benedizione apposita prima dello studio."


2. Commenta il Bach nell'Orach Chaiim par.47: "E' molto difficile comprendere come il Signore per la piccola trasgressione che consiste nella mancata pronuncia della benedizione prima dello studio li abbia puniti con un castigo così grande?!"

Poi risponde come qui di seguito


3. ‘’La volontà del Signore è che ci occupiamo di Torà con lo scopo di rafforzare le nostre anime attraverso la potenza spirituale insita in essa; la diede in dono ad Israele affinchè l’anima ed il corpo, con i suoi duecentoquarantotto membra e trecentosessanta tendini, ricevesse un’ influenza dalle duecentoquarantotto mizvot positive ed dalle trecentosessanta negative.

Se il popolo d’Israele si occupasse di Torà con questa intenzione diventerebbe ‘’una dimora per il Signore’’, che sceglierebbe di risiedere dentro di loro; allora l’Universo si illuminerebbe del Suo splendore e, creandosi così un legame tra la Scorta Regale Terrestre e quella Celeste, i due Santuari, quello che è nei cieli e quello della terra, diventerebbero un unico Santuario’’.


4. Ma Israele non si comportarono sempre così. A quei tempi non si occuparono di Torà se non per scopi materiali: i giudici per guadagnare o per dimostare la loro brillantezza, ma non per rafforzare l'anima e raggiungere la kedushà e la spiritualità della Torà; non per aumentare l'emanazione Divina verso la terra e rendere così l'anima meritevole d'arrivare ad alti livelli dopo la morte.

Con questo comportamento crearono una separazione, fecero risalire in cielo la Presenza Divina, lasciando la Terra d'Israele materiale, senza la stessa santità, causa questo della sua distruzione.


5. Questo è il significato di-Chi è l'uomo saggio che comprenda ciò? Perchè il paese è andato in rovina?- E risponde- Poichè hanno abbandonato la Mia Torà che avevo dato loro innanzi...-: "la Mia Torà" viene a sottolineare "la vera Torà"; "che avevo dato" significa "volevo dare in regalo" affinchè non studino e poi dimenticassero;"loro innanzi" vuol dire "che ho ben spiegato loro come se gli avessi apparecchiato davanti una tavola"(così spiegano i Maestri anche il verso che dice:"Questi sono gli statuti che gli porrai innanzi"(Esodo 21,1).

Il Signore risponde:"La Mia intenzione era che si legassero alla santità della Mia Torà, una Torà di verità e la Mia Presenza risieda in essi, ma loro hanno abbandonato la Mia Torà... e non la seguirono".

"Non la seguirono" significa: "quando iniziavano ad occuparsi di Torà non seguivano dal principio un cammino che fosse con lo scopo di raffinare l'anima, quindi non dicevano la berachà per ringraziarlo,[la cui formula è appunto che ci ha prescelto (avendoci avvicinati al Sinai) e ci ha dato la Sua Torà (Suo più prezioso oggetto, affinchè ci attaccassimo a la sua spiritualità facendola scendere sulla terra)]".

La loro punizione fu il distacco della Presenza Divina, ed allora il paese è andato in rovina, è desolato come un deserto senza viandanti: " Senza viandanti"che possano

portare la keduscià, perchè la Presenza Divina l'ha abbandonato risalendo in cielo e lasciando il paese materiale.’’

Fin a qui le parole di Bach.


6. Per capire meglio le parole del Bach si dovrebbe approfondire il concetto che dice "Il Signore, la Torà ed il popolo ebraico sono sono tutt'uno".

In base a questo concetto il Bach intende dire che la

mizvà di studiare Torà è affinchè si fondino le luci dello spirito umano con quelle della Torà; grazie a ciò il Signore emanerà la Sua luminosità verso l'uomo.


7. Bach non intende semplicemente aggiungere un particolare al significato della mizvà di studiare la Torà, bensì intende dire che questo è il significato essenziale dello studio: legarsi al Signore affinchè illumini l'anima di chi studia.

Infatti il Bach si esprime:"L'intenzione principale nel dono della Torà ad Israele ...Quando questo scopo è mancato di conseguenza il Paese è stato distrutto e gli ebrei se ne sono andati."


8. E' molto importante che l'uomo si abitui a questo concetto. Quando si accinge ad occuparsi di Torà interiorizzi che sta per avvicinarsi al Signore, il Quale riverserà su di lui una grande influenza spirituale.

Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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