Ama il tuo prossimo
La Torà afferma:
“Ama il tuo prossimo come te stesso, Io sono il Signore.” (Vaikrà 19:18)
Come possiamo metterlo in pratica?
Il Talmud (Shabbat 31a) racconta la storia di un non ebreo che va dal grande saggio Hillel dicendo: “Convertimi alla condizione che mi insegnerai tutta la Torà su un solo piede.” Hillel accetta la condizione e gli dice, “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Questa è tutta la Torà.”
Dal momento che Hillel si stava riferendo al comandamento di amare il prossimo come se stessi, perché non ha semplicemente citato il verso?
Rav Yerucham Levoviz spiega che così facendo ci insegna una grande lezione. Dalle parole “ama il tuo prossimo” potremmo pensare che dal momento che si prova un sentimento d’amore nei confronti degli altri si sta compiendo questa mizvà. In realtà, il fatto di provare amore e basta non è sufficiente. Questo amore deve motivarci a compiere azioni positive per gli altri e impedirci di compiere qualsiasi azione che possa causare agli altri pena o sofferenza.
Non c’è dubbio che la Torà ci richieda di provare amore profondo nei confronti degli altri, ma non solo, il nostro comportamento nei confronti degli altri deve manifestare questo amore. È per questo che Hillel ha spiegato a quell’uomo che lo stesso comandamento secondo cui dobbiamo provare amore nei confronti degli altri ci richiede anche di comportarci in modo elevato nei nostri rapporti interpersonali di tutti i giorni.
Riadattamento del link http://www.aish.com/tp/ss/ssw/48937707.html