top of page

Hilkhot Shabbat - Lo Shabbàt e la vita



N.4 (dal libro "Lo Shabbath" di Isidor Grunfeld)


Un’altra benedizione deriva dallo Shabbàt: la benedizione della menuchà, del riposo. La menuchà è qualcosa di più di un riposo fisico: è un atteggiamento intellettuale, uno stato dello spirito determinato dall’esperienza dello Shabbàt, ed è composta da vari elementi.

Vi è la gioia di essere liberati dalla schiavitù delle pressanti esigenze della vita quotidiana. Accanto alla schiavitù del lavoro, ci sono le consuetudini della nostra civiltà (per esempio l’automobile, il telefono) e gli impellenti richiami dell’industria dello svago (la televisione, la radio, il cinema). Finché non ci si ferma a riflettere, la maggior parte di noi non si rende conto dell’usura cui questi mezzi sottopongono la nostra energia vitale: non ci rendiamo conto della portata della schiavitù che ci è imposta. Facciamo solo un esempio: quanti di noi riescono a stare seduti in una stanza in cui squilla il telefono senza andare a rispondere? L’attrazione è irresistibile: sappiamo che prima o poi dobbiamo rispondere; ma di Shabbàt questo «dovere» non esiste. Il rilassamento, il sollievo dello spirito che comporta un vero Shabbàth ebraico è una cosa che bisogna provare per credervi. Lo spirito della menuchà trova la sua espressione positiva nei pasti dello Shabbàt, in cui la gradevole compagnia della famiglia e degli amici, il piacere del buon cibo, i canti che si intonano a tavola in lode a Dio e allo Shabbàth si fondono a costituire un’esperienza unica.

In quest’atmosfera di Shabbàth è facile sentire la vicinanza di Dio e affrontare la vita senza preoccupazioni e rincrescimenti, fiduciosi che Egli abbia cura di noi.

Il ristoro fisico e il rilassamento della tensione nervosa stimolano a loro volta la mente ad entrare in più stretto contatto con Dio mediante lo studio della Sua Torà, non come passatempo intellettuale, ma nella piena consapevolezza che questa è la sola fonte di verità e di vita vera per l’ebreo. Se facciamo sì che questa attività spirituale costituisca il contenuto positivo delle ore di riposo dello Shabbàth, ecco che l’uscita dello Shabbàt ci lascerà meglio preparati, da tutti i punti di vista, ai compiti della settimana entrante, meglio preparati al compito della vita. Le benedizioni dello Shabbàt non riguardano solo la vita dell’individuo. Dopo aver aiutato l’ebreo a trovare se stesso, lo Shabbàt lo aiuta a trovare il suo prossimo. Uno dei motivi essenziali citati dalla Torà per il comandamento dello Shabbàt è: « affinché il tuo servo e la tua serva riposino come te» (Deuteronomio 5,14). Il padrone come il servo, dunque il servo come il padrone! Si riesce a immaginare oggi che cosa deve aver significato questo livellamento in tempi in cui lo schiavo non era altro che un utensile animato del padrone, che poteva essere colpito o distrutto a piacimento? Di Shabbàt il servo e il padrone si incontrano come uguali, come persone libere: lo Shabbàt restituiva allo schiavo la sua dignità umana. Il riposo e la libertà dello Shabbàt valevano anche per «lo straniero entro i tuoi confini»: con questa affermazione erano poste le basi della fratellanza umana. In realtà, come vedremo, nemmeno il bestiame è escluso dalla celeste benedizione del riposo dello Shabbàth: neppure agli animali può essere negata la dignità di creature di Dio.

Lo Shabbàth è pertanto una divina protesta, ricorrente ogni settimana, contro la schiavitù e l’oppressione. Il venerdì sera, alzando il calice del Kiddush, l’ebreo collega la creazione del mondo con la libertà umana, proclamando così che la schiavitù e l’oppressione sono peccati capitali contro la legge fondamentale su cui poggia l’universo. Vi è quindi da stupirsi che i tiranni di tutte le epoche non volessero permettere a Israele di celebrare lo Shabbàth?

Dediche
candela.jpg
In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
Vuoi dedicare un numero della nostra newsletter in occasione di un lieto evento, per ricordare una persona cara o per una preghiera di guarigione? 
Cerca da un Tag
Segui "Arachim Italia" su Facebook
  • Facebook Basic Black

Ti è piaciuto quello che hai letto? Fai una donazione adesso e aiutaci a pubblicare altri

articoli e a svolgere le nostre attività!

ARACHIM ITALIA ONLUS – IBAN: IT 20 N 02008 05119 000029359091

© 2024 by "Arachim Italia Onlus". Proudly created with Wix.com

bottom of page